Ti sei mai chiesto come mai alcune persone riescono a raggiungere risultati eccellenti nella vita di tutti i giorni mentre altre fanno fatica a portare a termine semplici e, a volte banali, impegni quotidiani?
La risposta è nell’atteggiamento.
Cos’è un atteggiamento?
L’Atteggiamento è il come ci rapportiamo a ciò che ci circonda. È il modo in cui ci relazioniamo verso le altre persone. Secondo la psicologia, invece, l’atteggiamento è una capacità appresa a rispondere, in maniera favorevole o sfavorevole, nei confronti di un oggetto, una persona o una situazione.
Atteggiamento passivo vs atteggiamento positivo
Siamo circondati da persone che organizzano le proprie attività quotidiane in base alle decisioni prese da altri scaricando la propria responsabilità nel fare o nel non fare un’azione. Nonostante siano consapevoli dell’importanza delle decisioni ritengono sia impegnativo prenderle perché richiedono un dispendio di energie troppo alto.
Queste persone hanno, quindi, un atteggiamento passivo, ossia sono rassegnati al fatto che sia qualcun altro che decida, al posto loro, le priorità della loro vita.
Con il passare del tempo queste persone si sentiranno, sempre più, frustrate e depresse. Nel momento in cui non ci sarà più nessuno che deciderà per loro si troveranno smarriti e soli. Questo meccanismo li farà sentire sempre più inermi di fronte ad un mondo in continua evoluzione che mette il cambiamento alla base di una vita dinamica e avvincente.
Esiste un’altra categoria di persone: quelle che scelgono autonomamente cosa fare e come farlo. Queste persone preferiscono addormentarsi la sera, nel tepore della propria stanza, con la consapevolezza di aver in mano la propria vita. Nonostante siano fisicamente provate dagli impegni hanno il morale alto, tanto che il mattino successivo si svegliano felici e grate per la possibilità di potersi godere a pieno una nuova giornata.
Questo atteggiamento lo definiamo attivo. E permette di:
- aumentare in modo esponenziale l’autostima.
- Acquisire sicurezza.
- Diventare un punto di riferimento. Le persone, infatti, lo vedranno come responsabile delle proprie decisioni e di saper dire sì o no al momento giusto.
- Ascoltare il proprio corpo e la propria mente.
- Affrontare le difficoltà senza lasciarsi travolgere dagli eventi, ma reagendo per non lasciarsi andare.
L’atteggiamento attivo si costruisce lentamente: giorno dopo giorno, cambiando piccole abitudini, rispettando se stessi e le proprie esigenze fisiche, mentali ed emozionali.
Allenare l’atteggiamento
Una cosa molto utile è allenarsi al cambiamento. Una volta che un individuo si rende conto di avere un atteggiamento “passivo” di fronte alla vita, ha bisogno di allenamento costante per riuscire a trasformarlo in atteggiamento “attivo”. Per fare questo prima di tutto, bisogna guardarsi dentro e capire il perché si preferisce lasciarsi trasportare dagli eventi piuttosto che crearsi delle opportunità.
Il passaggio da un atteggiamento passivo verso un atteggiamento attivo, non avviene in un’ora o in un giorno, ma in modo automatico cambiando ogni giorno qualche piccola e, a volte, impercettibile abitudine.
L’ impegno giornaliero porterà in breve tempo ad ottenere netti miglioramenti dal punto di vista fisico e morale, rafforzerà i rapporti sociali e le persone riusciranno, piano piano, a capire la personalità della persona che hanno di fronte.
Per questo motivo è utile allenare il proprio atteggiamento, ogni volta che ci si trova in una situazione che prevede il dover prendere una decisione grande o piccola che sia. È necessario informarsi, valutare e iniziare a decidere quello che è meglio per se stessi. È fondamentale non farsi fermare dalla paura di sbagliare una scelta; da ogni strada intrapresa non si può ottenere altro che non sia un beneficio personale che arricchisce la propria personalità.
È come scegli di affrontare la giornata a fare la differenza. Tu come la vivi? Con un atteggiamento passivo o attivo?
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