Togli il Superfluo: 3 passi per vivere leggeri

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superfluo

In questo articolo ti accompagno nell’affascinante parallelismo tra le dinamiche mentali ed emozionali che legano il rapporto corpo-cibo e quelle che legano il rapporto casa-oggetti nei percorsi di dimagrimento e rieducazione alimentare, perché le cause di accumulo nel corpo sono analoghe a quelle di accumulo in casa. Ti sei mai chiesto quanto compra un’anima felice, quanto mangia un’anima felice?


Casa e Corpo: gli Spazi dell’Anima

Togliere il Superfluo permette di dare ossigeno al proprio mondo interiore. Ogni giorno provi emozioni e formuli pensieri sul tuo valore personale, sulle circostanze che ti accadano e sulle persone con cui ti relazioni, fa parte delle natura umana. Questi aspetti mentali ed emozionali così intangibili e sottili ti spingono a compiere determinati comportamenti: prendi decisioni, scegli cosa dire o non dire, decidi cosa fare o non fare, compi delle azioni concrete, che diventano la tua realtà, la quale condiziona la qualità della tua vita.
Pensieri ed Emozioni si depositano nei due spazi più concreti e tangibili della tua esistenza, in cui ti muovi ogni giorno: la tua Casa e il tuo Corpo.

Casa e Corpo sono due spazi che parlano lo stesso linguaggio perché sono depositari della tua anima, uno il prolungamento dell’altro, entrambi sono lo specchio del tuo mondo interiore.

La Psicologia dello Spazio: cos’è e come funziona

La Psicologia dello Spazio ti aiuta a capire in che modo la gestione degli oggetti, degli arredi e dello spazio di casa manifesta le tue convinzioni mentali e le tue dinamiche emozionali. Per portare alla luce la tua psicologia agganciata negli oggetti si interviene nello spazio con due strumenti molto pratici: il Decluttering (rimozione del superfluo, inteso come oggetti che non utilizzi) e l’Organizzazione che hanno la finalità di migliorare il tuo benessere psico-fisico-emotivo e il tuo empowerment individuale.

Il lavoro concreto con gli oggetti e gli arredi che ti circondano ogni giorno è capace di potenziare le tue risorse personali e organizzative, perché sviluppano funzioni assegnate ad entrambi gli emisferi del cervello.

Decluttering e Organizzazione, per liberarsi del superfluo

Il Decluttering (rimozione degli oggetti superflui) scioglie i tuoi blocchi emotivi collegati agli accumuli di oggetti non indispensabili superando le resistenze del:

  •  “non si sa mai”, “può sempre servire”, per liberarsi dall’ ansia per il futuro
  • “è un ricordo”, “è costato dei soldi”, “può valere qualcosa”, per liberarsi dalle ancore del passato
  • “è sempre stato li”, “nel mio disordine trovo tutto”, “sono disordinata/o perché sono creativo”, per superare la mania del controllo e la paura del cambiamento.

Queste resistenze ti privano della possibilità di godere della vita nel presente e richiedono un lavoro “analogico” a livello di emisfero destro.

L’ Organizzazione degli oggetti negli arredi, invece, richiede di svolgere attività di raggruppamento, catalogazione, classificazione, ripartizione, suddivisione, assegnazione, schematizzazione ecc…. Queste attività sono funzioni “analitiche” che attivano la parte della corteccia prefrontale del cervello, stimolando la creazione di nuove sinapsi attraverso la realizzazione di mappe mentali.

Accumulo oggetti e di peso: cause analoghe

Le cause che spingono ad acquistare oggetti ben oltre i bisogni funzionali sono, in linea generale, le medesime per le quali si mangia ben oltre le necessità biologiche. La società del consumo, facendo leva sulla paura della mancanza o su altre insicurezze, induce le persone a comprare oggetti o cibo per agganciare a fattori esterni il proprio valore personale e per tamponare disagi emozionali.

Si instaura così un rapporto disordinato con il cibo e gli oggetti, oltre che un danno ambientale e sociale. Accumulare peso e oggetti è facile, ma una volta presi è difficile rimuoverli.

Come liberarsi del superfluo? 3 passi per vivere leggeri

Il primo passo 

Poniti le domande giuste per comprendere quali dei tuoi bisogni psicologici sono rimasti disattesi e hanno originato i disagi emozionali e i comportamenti impulsivi che hai agito per tamponare il senso di inquietudine:
– “Perché sto comprando oltre il bisogno funzionale dello spazio?” (perché sto mangiando oltre il bisogno biologico richiesto dal corpo?)
– “Compro perché è un oggetto che mi serve, perché quello che avevo si è rotto, rovinato o è assente?” (“mangio perché sento la fame biologica?”)
– “Ho già in casa quello che sto comprando?” (“ho già nel corpo quello che mi serve?”)
– “Sto acquistando un oggetto doppio e sono pronto/a a lasciare andare quello presente in casa?” (“Nel mangiare nuovamente altro cibo, sono pronto/a ad alleggerire i pasti successivi?”).

Il secondo passo

Riconosci a te stesso che, anche attraverso il rapporto con gli oggetti, cosi come con il cibo scatta una sorta di effetto craving, per cui comprare o mangiare diventano gratificazioni e difese nei confronti di quello che nella vita è faticoso da affrontare, compensando:

– carenze di valore personale
– disistima
– paura di farsi trovare impreparati o di sbagliare
– sensi di colpa o di vergogna
– paura della mancanza
– vuoti affettivi
– paure per il cambiamento
– ansia e disagi impulsivi

 

Il terzo passo

Agisci, perché è nell’azione che avviene il cambiamento. Serve un piano d’azione concreto fatto di piccoli passi quotidiani per allenare l’autoefficacia e arginare la paura. Infatti, superando il confine delle vecchie convinzioni mentali, non sai cosa potrà accadere e quindi viene meno la sicurezza data dal controllo delle situazioni, creando una percezione di vuoto che paralizza. Per questo si preferisce rimanere in una situazione svantaggiosa, ma conosciuta. Il superfluo ci dà la percezione di sicurezza, ma è solamente fittizia.

La casa è lo specchio della persona per questo va allineata al cambiamento personale, diversamente la persona continuerà a vivere in uno spazio che le ripropone la sua vecchia identità mentale ed emozionale, rallentando il raggiungimento degli obiettivi.

Conclusioni: decluttering, dieta e crescita personale allenano le stesse abilità

La psicologia dello spazio richiede di:

  • sapersi ascoltare
  • prendere delle decisioni consapevoli
  • assegnare valore a oggetti, persone, situazioni
  • passare all’azione con fiducia
     

La casa è lo specchio del mondo interiore della persona, quel mondo in cui si generano pensieri ed emozioni, sede delle cause di un rapporto disordinato con il cibo e gli oggetti. A dieta la persona, a dieta la casa, così la cura della casa diventa cura di se stessi.

Liberarsi del superfluo per vivere la pienezza.

 

(NdA) – La Psicologia dello Spazio è approdata in Clinica dal 2017 con la prima e al momento unica sperimentazione tra Decluttering & Dimagrimento, presso il Centro di Obesità e Nutrizione Clinica di Villa Igea di Ospedali Privati Forlì ed è stato possibile per me fornire due contributi nel libro di Berrino e Lumera “La via della Leggerezza” Ed. Mondadori.

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