Personal Trainer & Health Coach, movimento e salute

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L’attività fisica è alla base del benessere psicofisico. Mantiene l’organismo in salute, soddisfa il bisogno di movimento e di appagamento personale.
Lo sanno bene coloro che esercitano la professione di Personal Trainer, che con il loro mestiere sono veri e propri promotori di salute.
L’assioma movimento e salute è alla base della vita di molti individui, d’altra parte molti, pur iniziando a fare sport ed esercizio fisico, nel tempo interrompono l’attività e tornano ad una vita sedentaria.
È qui che le tecniche di Health C e PNL possono davvero fare la differenza in un Personal Trainer.
Perché offrono al professionista strumenti importanti per attuare una corretta comunicazione con il cliente e per comprendere le leve motivazionali per sostenerlo nell’acquisizione di buone prassi ed abitudini legate al movimento fisico.

Oggi sono con noi due personal trainer che hanno scelto di integrare le loro competenze con una formazione in Health Coaching e PNL.
Nel loro percorso professionale hanno sentito l’esigenza di acquisire skill aggiuntive, per poter rendere più completa ed efficace la loro preparazione.
Per questo il Master Universitario di I livello in Health Coaching e PNL è consigliato a tutti coloro che hanno conseguito la Laurea in Scienze Motorie e desiderano approfondire temi legati a neuroscienze, motivazione, comunicazione e salute a 360°.

Personal Trainer ed Health Coach, movimento e comunicazione

“Salve a tutti mi chiamo Danilo Sciabbarrasi, sono un Health Coach e nello specifico sono un Coach dell’allenamento funzionale, nonché Personal Trainer e responsabile del movimento presso il mio studio polivalente di medicine complementari ad Aprilia (LT). “

“Ciao sono Michela Citarelli, sono Health Coach mi occupo di Benessere, sono Personal Trainer con una esperienza ormai ventennale. Ho dei centri che erogano esclusivamente servizi Personal Trainer da 12 anni, il principale a Pesaro, ed è stato uno dei primi in Italia.
Prima di aprire un Centro Personal sono stata titolare di una Palestra Tradizionale e grazie a questa esperienza ho potuto capire quell’era la mia strada.

Cosa vi ha spinto ad acquisire competenze di Health Coaching e PNL?

Danilo:” Agli albori della mia attività la difficolta maggiore era quella di non riuscire ad esprimermi del tutto in modo comprensivo ed esaustivo. Avevo come l’impressione che ciò che avevo chiaro nella mia testa non arrivasse in maniera altrettanto chiara e trasparente ai miei clienti, soprattutto la spiegazione di uno o più esercizi durante le sedute di allenamento.
Prima di iniziare la formazione con la Health Coaching Academy credevo che strumenti di Health Coaching e PNL fossero ad appannaggio di ristretti ambienti lavorativi. Li immaginavo legati al mondo delle finanze e del business in genere, non di certo applicabili in contesti tanto “comuni” come gli ambienti di una palestra.
Credevo che gli unici sportivi a poter usufruire di tali strumenti, sotto la guida diretta di un Coach Professionista fossero solamente atleti professionisti di alto livello, come ad esempio Lebron James nel basket o Cristiano Ronaldo nel calcio.”

Michela:” Prima di formarmi nella Health Coach Accademy, la cosa che mi spaventava di più era la comunicazione corretta con ogni singolo atleta. È stato complesso riuscire a capire cosa la persona mi stava trasmettendo e come potevo aiutarla.
Ho imparato che dietro ad ogni richiesta si nasconde un bisogno e non sempre l’altro riesce a comunicarlo correttamente.”

Qual è il principale limite che riconosci nella categoria dei personal trainer?

Danilo:” A mio avviso per i Personal trainer il problema principale sta a volte, nel non aver fiducia nel processo evolutivo di una persona.  Sottovalutare uno degli aspetti fondamentali legati proprio al concetto di cambiamento, ovvero quello che ognuno ha la propria velocità.

Ognuno ottiene risultati a modo proprio, con i propri tempi di comprensione e con la propria velocità di mutamento ed evoluzione. Paragonare tra loro i clienti e aspettarsi che tutti raggiungano determinati obiettivi nella stessa modalità e nello stesso momento è l’errore più grave che si possa fare. Sottovalutare questo alla lunga può portare il cliente ad allontanarsi a causa del suo sentirsi trascurato, Al tempo stesso il professionista stesso che non vede risultati può dubitare che l’attività di personal training che sta eseguendo non sia poi così speciale e remunerativa come credeva.”

Michela:” Essere troppo didattici, Dedicarsi esclusivamente alla Tecnica di Allenamento e applicare come da manuale indistintamente a ogni persona.

Manca il confronto tra trainer, e la curiosità nell’acquisire maggiori competenze per erogare sempre un servizio migliore e far stare bene le persone.”

Il Lavoro su di sé è il primo passo per sostenere gli altri nel cambiamento e nella motivazione.

Danilo:” Prima della formazione in Health Coaching davo per scontati alcuni aspetti legati al mio stato psico-fisico-emozionale. Credevo che per allenare le persone bastasse veramente poco in termini di energie fisiche e mentali. Non curavo per nulla il mio ciclo del sonno e andavo a dormire in orari proibitivi, questo si ripercuoteva inevitabilmente sulla qualità del mio operato durante le sessioni di allenamento.
Quando tali sessioni andavano male generavano in me un dialogo interno altamente disfunzionale, questo mi portava ad essere poco fiducioso nelle mie capacità spostando inesorabilmente la mia attenzione selettiva verso i miei insuccessi quotidiani.

Riportare in equilibrio la mia fisiologia, iniziando a dormire almeno 7 ore ogni notte e curando il mio linguaggio interiore, ha cambiato completamente il mio operato. Mi ha permesso di riuscire ad intercettare i dialoghi disfunzionali e a bloccarli sul nascere, cambiando radicalmente i vocaboli che utilizzavo e il mio tono di voce interna, così da spostare la mia attenzione selettiva su ciò che di buono ero riuscito a fare durante la giornata lavorativa e celebrando anche per i piccoli successi ottenuti.

Michela racconta che aver fatto un percorso di crescita personale le ha permesso di divenire in primis Coach di sé stessi. Questo aumenta la propria autostima, e rende maggiormente efficaci nella relazione con i clienti.

Michela:“ Mi sono resa conto che ascoltavo, ma il mio ascolto non era attivo, avevo sempre i miei preconcetti che affioravano ogni volta che parlavo con i miei atleti.
I nostri pensieri condizionano l’attenzione di ciò che ascoltiamo e di come comprendiamo l’altro.”

“Il giudizio, che scatta automatico, è un ostacolo importante alla comunicazione efficace. Saper ascoltare gli altri liberi da preconcetti permette davvero di lavorare in maniera efficace riuscendo a soddisfare le richieste del cliente.”

Avete parlato entrambi di abilità comunicative, nello specifico in cosa è migliorata la vostra comunicazione?

Danilo:” Riuscire a comunicare in modo più efficace con i miei clienti mi ha permesso di avere verso di loro un approccio più disinvolto, mi sento sicuro su cosa dire e come dirlo. Questo ha permesso loro di ottenere prima i risultati desiderati, raggiungendo brillantemente i loro obiettivi. Il tutto si traduce in un aumento delle richieste di allenamenti privati, aumentando di gran lunga i miei guadagni medi alla fine della mensilità.

Michela:” Ho imparato a fare domande giuste. Ciò permette alla persona di aprirsi nel parlare delle varie problematiche anche più intime. In questo modo riesco a comprendere meglio quale tipo di workout somministrare in quel momento, per il suo obiettivo finale.”

Una parola chiave per esprimere come ti senti ora, e che contributo senti di essere in grado di dare nel mondo del personal trainer?

Michela:” Sicurezza in ciò che faccio, nel linguaggio quando sono davanti ad un cliente.
Ho molta più consapevolezza delle mie capacità marketing, imprenditoriali e mi sento una Personal trainer completa .

Danilo:” La mia parola è qualità, del mio stile di vita e dei servizi che offro ai miei clienti.

Quello che vorrei è che chi intraprende un percorso con me, possa ottenere un miglioramento sia fisico che mentale. Vorrei tanto creare un albo di Personal trainer per far sì che le persone possano scegliere tra persone alla pari, un po’ come l’albo dei medici. Non più competizione impàri, Personal Trainer di qualità, perché’ ogni persona ha il diritto di avere a fianco un Trainer competente soprattutto in ascolto.

Noi Personal Trainer possiamo essere uno strumento per le persone, per raggiungere lo stato desiderato.

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