Come educare gli adolescenti a credere in sé stessi e a coltivare le proprie passioni

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come educare gli adolescenti

La generazione adulta ha la tendenza a raffigurare i problemi degli adolescenti come qualcosa di enorme e fuori controllo, anziché come normali cadute e passaggi della vita. È una visione ricca di pregiudizi dove gli adulti sono più giudici anziché sponsor dei giovani. Come possiamo invertire la tendenza? Possiamo zittire le convinzioni limitanti ed imparare a credere in loro!

Se impariamo ad ascoltare le richieste dei nostri ragazzi, spostando il focus sulle loro potenzialità, nascoste dietro azioni sfidanti e pericolose, possiamo scoprire le vere intenzioni che si celano dietro i loro comportamenti. Cosa accadrebbe se iniziassimo a comprendere che l’adolescenza è il periodo più florido della vita? E se cominciassimo a credere che ogni cambiamento che accade nei ragazzi è un miracolo?

Ci sono due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente è un miracolo. L’altro è pensare che ogni cosa è un miracolo.

(Albert Einstein)

Origine delle false credenze

La credenza comunemente diffusa vede negli ormoni impazziti la principale causa di sbalzi d’umore, risposte piccate e comportamenti inadeguati dei ragazzi. È una credenza così radicata che gli adolescenti la utilizzano come giustificazione quando hanno reazioni estreme. L’aumento del livello ormonale è, sicuramente, una peculiarità di questo periodo della vita, ma non è la causa primaria di ciò che avviene in adolescenza. Il fattore principale, co-autore dei cambiamenti, è lo sviluppo del cervello che influisce sui circuiti della dopamina.

aumento ormonale e sviluppo del cervello

Trasformazione cerebrali in adolescenza

I cambiamenti che avvengono a livello cerebrale fanno comprendere la ricchezza e la complessità del viaggio verso l’età adulta.

Nella prima fase dell’adolescenza si verifica una naturale riduzione della produzione di dopamina. Questa riduzione è compensata con la necessità di frequente attivazione dei circuiti della dopamina stessa, mediante comportamenti che producono eccitazione e riportano ad uno stato di benessere, anche se momentaneo. Questi comportamenti in adolescenza possono essere borderline, ossia rischiosi e fuori controllo. L’alternanza tra riduzione della produzione di dopamina e la sua continua attivazione, è la causa dei repentini sbalzi d’umore. Questa fase è accompagnata da irrequietezza e poca stima in sé stessi, anche per l’esplosione ormonale che accompagna la trasformazione corporea.

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Nella seconda fase dell’adolescenza il sistema di gratificazione della dopamina viene controbilanciato con un naturale e graduale “rallentamento” dell’impulsività. È come se si inserisse una “pausa di riflessione” tra il desiderio e l’azione. Migliora il coordinamento tra le diverse aree del cervello, e prendono forma e affidabilità funzioni come l’auto-consapevolezza, la riflessione, la capacità di prendere decisioni e l’empatia. In questa fase, nel cervello, avviene una “potatura”, ossia il cervello recide le connessioni che si usano meno e che non sono più oggetto d’interesse, e “salva” quelle che vengono utilizzate più frequentemente.

In questo tsunami sistemico, per dare avvio a progressi e risvolti positivi nel modo di pensare ed agire dei ragazzi, devono essere rinforzati i “rami” della creatività e della sperimentazione, per accrescere la fiducia in sé stessi.

devono essere rinforzati i “rami” della creatività e della sperimentazione

Rischi e opportunità in adolescenza

Immaginiamo l’adolescenza come una medaglia a due facce.

Un lato della medaglia è caratterizzato dalla mancanza di conoscenze di strumenti funzionali per divertirsi e per calmare il subbuglio interiore, con la conseguenza che le strategie utilizzate sono, prevalentemente, fallimentari. Il bisogno di provare piacere e di essere riconosciuti viene soddisfatto con comportamenti rischiosi, individuali e di gruppo, che, se protratti nel tempo, possono creare dipendenze.

Questo lato della medaglia è quello che oggi maggiormente rappresenta la visione che le generazioni adulte hanno degli adolescenti.

Una visione che li etichetta come fannulloni, sballati, con la testa tra le nuvole, egocentrici e molto altro. L’altro lato della medaglia rappresenta comportamenti di adolescenti che soddisfano il bisogno di riconoscimento e di gratificazione seguendo le proprie passioni, sviluppando le proprie doti, credendo in sé stessi e negli altri. I comportamenti trasgressivi sono contenuti e circoscritti, perché gli adulti che li affiancano sono usciti dagli schemi ed hanno fornito ai ragazzi conoscenze e competenze efficaci. Hanno allargato gli orizzonti, hanno dato centralità all’ascolto empatico e alla condivisione scevra di pregiudizi, comprendendo le priorità dei ragazzi e assecondandole. Vediamo questi aspetti più nel dettaglio per allargare la visione d’insieme del mondo adolescenziale.

bisogno di riconoscimento e di gratificazione

I ragazzi non sono i loro comportamenti

Come dice Einstein:

la creatività nasce dall’angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura”.

L’iper-razionalità e l’impulsività, in adolescenza, sono le molle che stimolano ad agire in modo repentino, senza riflessione, dando più valore ai benefici dell’adesso rispetto alle conseguenze del dopo. Queste molle stimolano comportamenti rischiosi per provare piacere, azioni e reazioni incontrollate per dare voce all’angoscia. Ma sono anche fondamentali per non bloccarsi davanti alle scelte e per spiccare il volo dal nido familiare, in modo naturale.

L’adozione di punizioni per cercare di arginare comportamenti eccessivi, sono la scelta più sbagliata che gli adulti possono adottare.

Alimentano, nei ragazzi rabbia, risentimento, frustrazione e il bisogno di trasgredire. Gli adulti per aiutare i ragazzi possono imparare a comprendere le loro esigenze, rimanendo al loro fianco con flessibilità e amore. Allo stesso tempo, devono fare attenzione a non cadere nella trappola dei sensi di colpa, se in certi momenti non riescono a comprendere i ragazzi ed a sostenerli, e degli attacchi d’ira se i ragazzi rifiutano la loro disponibilità o disattendono le regole concordate.

A un passo da te

In adolescenza, un’altra componente importante è quella che fa crescere la voglia di sperimentare e la curiosità di scoprire cose nuove di sé, degli altri e del mondo. Questa curiosità porta i ragazzi a chiedere più libertà e la possibilità di momenti di incontro con amici.

Se gli adulti bloccano il bisogno di sentirsi liberi e di provare le novità, i ragazzi si isolano chiudendosi in sé stessi, oppure si ribellano e iniziano a mentire per paura delle conseguenze.

Gli adulti che scelgono di favorire occasioni di libertà in sicurezza, lasciando spazio ad incontri con altri ragazzi, offrono ai giovani la possibilità di sperimentarsi, accrescere la fiducia in sé stessi e migliorare le capacità comunicative. Lo studio interattivo, i viaggi studio, i corsi di sviluppo personale, le conferenze, i campus estivi possono essere occasioni in cui i giovani attingono conoscenze utili alla libertà di pensiero e alla trasformazione. È importante che gli adulti conoscano queste opportunità e le promuovano tra i giovani.

vacanze studio

Un altro aspetto importante in adolescenza è il bisogno di comprensione e dialogo. Bisogna capire quando è meglio parlare o stare in silenzio, quando porre limiti e quando essere permissivi, quando stare vicini e dare conforto e quando mantenere la giusta distanza. È una sfida impegnativa ma entusiasmante per un adulto.

È l’occasione per rispolverare l’arte dell’ascolto empatico, della pazienza, del reale interesse per l’altro e della comunicazione.

È il momento in cui all’adulto è chiesto di mantenere la rotta del viaggio accettando la sfida dell’approdo in nuovi, inesplorati porti in cui l’adolescente lo porterà. È il momento di entrare nelle “scarpe” degli giovani e riscoprire la voglia di avventura, l’entusiasmo e la leggerezza vissute in adolescenza per poterle accettare e comprendere fino in fondo.

Solo così sarà un affascinante viaggio nel mistero della vita da cui i giovani usciranno trasformati e rinforzati.

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