Noia, vivi qui e ora per superarla

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La noia

Quante volte ti è capitato, nel corso della tua vita, di essere assalito da momenti di noia? Quando, per esempio, hai del tempo libero e non sai cosa fare e ti capita di non riuscire a trovare nulla di stimolante.

 

L’uomo tende ad essere un animale sociale abitudinario, ovvero  ogni giorno mette in atto attività ripetitive,  ad esempio: sveglia-colazione-lavoro-ritorno a casa-e così via. Molti esseri umani vivono giornate standard, e simili una all’altra. Tutto ciò può generare noia.

Quando entriamo in uno stato di abitudinarietà il nostro cervello si disconnette, la mente vaga. In questo modo il pensiero è libero di entrare nei soliti circuiti, ripercorrendo avvenimenti del passato, oppure proiettandosi su azioni future, poiché non è impegnato in attività nuove.

Il problema della noia è che quando si ripete molto frequentemente rischia di diventare una condizione pseudo cronica. Può portare ad altre situazioni sgradevoli, tant’è che in filosofia viene definita ‘mal di vivere’.

L’eccesso di benessere può essere fonte di noia, perché se  il bisogno di varietà viene appagato senza troppa fatica, l’individuo rischia di entrare in un loop in cui la novità dura pochissimo, e vi è poco sforzo per ottenerla.

La noia, per i grandi pensatori del passato

Lucrezio

Secondo il poeta le persone tendono a fuggire da sé stesse e cercano di riempire il proprio tempo per evitare di cadere in quello che lui definiva vuoto esistenziale della noia!

Quante volte ti sarà capitato, com’è capitato a me, di riempire il tempo con cose da fare!

Le persone spesso sono divoratrici di esperienze e sono costantemente alla ricerca di qualcosa che dia in qualche modo uno stimolo, un’emozione e non si è mai sazi.

Inoltre l’avanzare tecnologico ha prodotto quelle che sono innumerevoli distrazioni emozionanti. Queste apparentemente ci aiutano ad alleviare il senso di noia, ma di fatto ci portano, ancora di più, in uno stato di oblio.

Nel pensiero di Lucrezio questo accade perché l’uomo è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, e tende a cercare la felicità fuori di sé. Ogni volta che raggiunge questa presunta felicità inizia la ricerca di qualcos’altro!

Non tutti, ma molti essere umani vivono senza sapere realmente che cosa desiderano.

Si parla anche di sindrome del Niagara, la vita è come un fiume nel quale molte persone si gettano senza aver realmente deciso dove vogliono andare, Per questo motivo vengono trascinate via dalla corrente senza avere mai il controllo della loro vita.

Lucrezio dunque suggerisce di fermarsi per trovare quello che è lo scopo della propria vita.

Orazio

Ricorderete sicuramente la frase

CARPE DIEM, cogli l’attimo , agisci oggi!

Egli definiva la noia come uno stato di indolenza che impedisce alle persone di finire quello che hanno iniziato e spinge le persone a vagare alla ricerca senza una meta precisa. La noia diventa poi smaniosa, nasce dall’incapacità di stare bene con sé stessi andando a cercare la soddisfazione, lontano dal qui e ora.

La vera malattia della vita consiste nel mind wandering, nel vagabondare della mente, quel fenomeno che si presenta mentre stai facendo qualcosa, ma nel frattempo la tua mente è da tutt’altra parte.

Orazio era convinto, che la vera serenità risiede nello stare con sé stessi nel qui e ora. Evitando di perdersi in pensieri del passato e di proiettarsi in un futuro.

Seneca

raggiungi l’imperturbabilità e fai del bene!

Il filosofo e drammaturgo romano trattò il tema del tedium vitae, la noia che affligge chi vive un’esistenza che gli appare priva di significato.

Per Seneca ci sono due strade da intraprendere per poter superare questo stato di afflizione e raggiungere l’imperturbabilità. La prima è il distacco di fronte a quelle che sono le vicende quotidiane della vita e l’altra è nel dedicare sé stessi, parte delle proprie energie, per il bene della comunità.

Credo che quello dell’imperturbabilità sia un concetto davvero molto importante per crescere come individui e per trovare uno scopo nella propria vita, per il quale è bene avere quel giusto distacco da quelle che sono le interferenze e rapiscono la nostra mente.

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Conoscere le proprie emozioni per superare la noia

Per sconfiggere la noia ritengo sia  fondamentale acquisire consapevolezza dei propri stati emozionali. Questi sono fondamentali perché ci raccontano tanto di noi.

Comprendere sé stessi, e le parti di noi che  stanno vivendo una determinata emozione, ci aiuta ad essere presenti e in grado di dirigerci verso ciò che desideriamo.

Conoscere le emozioni ci permette di prendere decisioni su come vogliamo essere, ed a trovare soluzioni a stati interni poco funzionali, come la stessa noia.

 

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