Spaccapietre: la pianta naturale più efficace contro i calcoli renali

3473
pianta spaccapietra

La spaccapietre è una delle piante officinali più utilizzate da secoli per sostenere i reni, favorire la diuresi e aiutare l’organismo a sciogliere i calcoli renali. Grazie alle sue proprietà depurative e antinfiammatorie, questa piccola felce rappresenta un prezioso rimedio naturale per chi vuole migliorare il benessere delle vie urinarie in modo semplice e sicuro.

Cos’è la spaccapietre e perché si chiama così

Un’erba tenace che cresce tra le rocce

Il Ceterach officinarum Willd, conosciuto come spaccapietre, è una felce appartenente alla famiglia delle Aspleniacee. Raggiunge i 15–20 cm di altezza e cresce tenacemente tra muri, pietre e rocce calcaree.
È proprio questa sua capacità di insinuarsi nelle fessure e “frantumare” lentamente la pietra che ha ispirato il suo nome popolare.

Altri nomi: cedracca ed erba ruggine

In alcune zone viene chiamata cedracca o erba ruggine, per via della patina rossastra presente sulla parte inferiore delle foglie, simile al colore della ruggine.

Dove cresce la spaccapietre

Questa pianta è originaria dell’Europa e si sviluppa su:

  • rocce soleggiate e calcaree

  • mura in pietra

  • macerie umide

  • zone di sottobosco ariose

Si può trovare fino ai 2000 metri di altitudine.

L’origine dei suoi nomi botanici

“Ceterach”: una radice araba e latina

Il termine ceterach deriverebbe da una parola araba (“cetrack”), ma molti esperti lo collegano al latino ceterum, che significa “ciò che resta”.
Questo rimanda alla sua capacità di eliminare gli eccessi dall’organismo, come liquidi in eccesso e scorie metaboliche.

“Asplenium”: la pianta che “drena la milza”

“Asplenium” deriva dal greco Asplenion, “privo di milza”.
Nei testi antichi si trova spesso il riferimento alle sue proprietà depurative per milza e fegato, con indicazioni come:
“Fatta bollire nel vino dissolve le ostruzioni della milza e del fegato.”

Quali parti della pianta si usano

Della spaccapietre si raccolgono le parti aeree (foglie e piccoli fusti).
Il periodo ideale è da maggio ad agosto.

Proprietà e benefici della spaccapietre

L’uso principale: sciogliere i calcoli renali

Tradizionalmente, la spaccapietre viene utilizzata per:

  • favorire l’eliminazione dei calcoli renali

  • supportare l’espulsione di calcoli delle vie urinarie

  • aiutare in caso di calcoli biliari o ostruzioni dell’uretra

Proprietà aggiuntive

Oltre all’effetto diuretico e antinfiammatorio, si attribuiscono numerosi altri benefici:

  • depura e protegge il fegato

  • utile nell’ingrossamento della milza

  • favorisce la digestione

  • aiuta a contrastare i vermi intestinali

  • abbassa la febbre (non nei bambini piccoli)

  • supporta la regolazione del glucosio ematico

  • contribuisce a ridurre il colesterolo

Una pianta veramente poliedrica.

Come si usa la spaccapietre

Decotto (il metodo più efficace)
  • 4–5 cucchiai di pianta sminuzzata

  • 1 litro d’acqua fredda

  • portare a ebollizione per 5–6 minuti

  • filtrare e bere 3–4 tazze al giorno

Ideale per periodi prolungati finché i calcoli non vengono espulsi.

Infuso
  • 50–60 g di foglie essiccate in 1 litro d’acqua bollente

  • infusione di 20 minuti

  • filtrare e bere 2–3 tazze al giorno

È possibile migliorare il sapore con miele o menta fresca.

Preparazioni pronte

In erboristeria o farmacia si trovano tinture madri e compresse, ma il metodo più tradizionale ed efficace rimane decotto e infuso.

Controindicazioni e precauzioni

La spaccapietre è considerata sicura se usata correttamente.
Tuttavia:

  • prudenza in gravidanza

  • prudenza nei bambini sotto i 5–6 anni

  • consultare un medico in caso di patologie renali importanti

Alcune felci contengono enzimi che possono ridurre l’assorbimento della vitamina B, ma l’essiccazione e il calore inattivano questi composti.

Curiosità e antiche tradizioni

Nell’antica dottrina delle “signature”, si riteneva che una pianta potesse curare ciò che simboleggiava: la spaccapietre veniva usata per sciogliere i calcoli proprio perché era capace di frantumare la roccia su cui cresceva.

Veniva impiegata anche per:

  • proteggere dal malocchio

  • alleviare i dolori

  • riempire cuscini come amuleto protettivo

Secondo la tradizione popolare, raccogliere la cedracca la notte di San Giovanni portava fortuna e permetteva di trovare tesori nascosti.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here