Mamme: la quotidianità al tempo del Covid-19

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mamma con in braccio neonato

Sei una mamma?
Ti trovi a gestire i bambini durante l’emergenza Covid-19?

Ho qualche consiglio che ti potrebbe aiutare a vivere meglio questo particolare momento.

Le esigenze legate all’isolamento richiedono di rimanere in casa. Questo ha alterato non solo la nostra quotidianità, ma anche il nostro rapporto con lo scorrere del tempo e le nostre abitudini.

Cambiare la nostra routine, porta ad un cambio di ritmo nella gestione del tempo stesso.
Prima di oggi ti sei mai fermata a pensare come vivevi il tempo? Qual era il tuo rapporto con esso? E ora cos’è cambiato?

Il tempo in teoria

Nella sua teoria della relatività, Einstein definiva il senso del tempo come il nostro modo di percepire gli avvenimenti che ci succedono. Ogni individuo ha il suo concetto di tempo, in base alla propria esperienza personale ordina gli avvenimenti in una sequenza di prima e dopo. Visto in quest’ottica il concetto di tempo appare soggettivo.

In effetti questa teoria appare calzante: ogni persona vive lo scorrere del tempo, dei minuti in maniera diversa anche in questo particolare periodo storico.

Il valore del tempo è dato dall’uso che ne facciamo e da come questo uso ci fa sentire.

Mamme e tempo

Per una mamma il discorso è ancora più complesso. Non vive solo il proprio tempo, ma inevitabilmente si trova a fare i conti anche con la gestione del tempo dei bambini. Una somma di “tempi” da incastrare e far funzionare, un gioco interessante, ma non sempre semplice.

Per chi ha uno o più bambini a volte incastrare, organizzare i ritmi lavorativi con quelli dei figli non è sempre facile, ma le giornate vengono scandite in maniera precisa.

E adesso?

Tutti i figli sono a casa, le attività extrascolastiche sono interrotte e noi genitori ci troviamo di fronte a due possibili scenari:

1. Genitori al lavoro, bambini a casa.
In questa eventualità il tempo di una mamma tende a diminuire. I bambini a casa vanno organizzati cercando delle attività da fare sia quando siete fuori casa sia da fare insieme quando si è in casa. I vostri ritmi rimarranno invariati, ma al rientro non avrete l’opportunità della scuola a tempo pieno o delle attività pomeridiane per intrattenere i piccoli. Risultato? Avrete meno tempo per voi stesse e per le attività della casa.

2. In casa con i bambini.
Dal punto di vista organizzativo probabilmente sarete più sereni poiché vi occuperete voi dei vostri figli senza dover ricorrere ad aiuti esterni o lascare da soli i bambini più grandi.

Avete più tempo per stare con loro, cosi tanto tempo che in certi momenti potrebbe sembrarvi troppo; così da dover trovare delle strategie efficaci per gestirlo.

Per entrambi gli scenari ecco sei spunti di riflessione che potrebbero essere utili per riorganizzarsi ed avere un approccio differente al tempo da passare insieme:

  • Preparate la giornata e le attività dei bambini anticipo. Rendeteli partecipi indagando cosa vorrebbero fare e preparando bene il setting. Svolgere delle attività esclusive scelte dal bambino è per lui più appagante che stare tutto il pomeriggio insieme senza far nulla. Il tempo che viene ricordato, che lascia il segno, è quello di qualità. Non è fondamentale la durata, ma la presenza e la totale dedizione dedicata al gioco o all’attività.
  • Trovate il tempo per voi stesse. Dopo aver organizzato la giornata dei vostri figli prendetevi almeno un’ora per voi stesse. Fate un’attività che vi piace che non sia sistemare casa, cucinare, stirare, o preparare la ricerca sul camaleonte. Non dev’essere qualcosa che vi riporta al vostro ruolo genitoriale, ma un piacere solo vostro. Ad esempio: una sessione di sport in casa, la lettura di un buon libro, pittura, giardinaggio. Qualunque cosa desiderate, questo dovrà diventare un appuntamento irrinunciabile con voi stesse. Questo tempo vi servirà nei momenti in cui vi sentirete spossate e stanche.
  • Non giudicatevi, sia che abbiate poco tempo, sia che ne abbiate molto. Potreste sentirvi senza respiro, senza spazio per voi. Questo non deve farvi sentire cattivi genitori, anzi accogliete questa sensazione. Le giornate non sono tutte uguali, non abbiamo sempre lo stesso entusiasmo. È normale. L’importante è non lasciarsi bloccare del tutto, non entrare nella spirale del giudizio. Quando non ci sentiamo all’altezza nel ruolo genitoriale, i primi a risentirne saranno i nostri bambini perché trasmetteremo loro incertezza e poca stabilità.
  • Bambini: alleati. I nostri migliori alleati, fonte inesauribile di energia, sono loro: i bambini. Cerchiamo di allinearci a loro nella positività e nella capacità di trovare idee su cosa fare. Se ci sentiamo stanchi e con poche risorse coinvolgiamoli nelle proposte e su come scandire il ritmo dei giorni. Potremmo proporre un gioco a lunga durata che si protrae per alcuni giorni quotidianamente si progredisce. Un torneo ad un gioco che loro amano, oppure una serie di attività da spalmare in più giornate. Ad esempio, oggi giochiamo agli artisti e creiamo degli addobbi per la stanza; oggi facciamo i muratori e nella stanza già addobbata aggiungiamo una tenda. Poi saremo chef, giardinieri e così via, magari creando dei piccoli attestati di frequenza.
  • Attività domestiche insieme. Condividere tutta la giornata può essere un modo per farli entrare giocando nelle attività degli adulti dal cucinare al lavare i piatti a pulire casa. Questo è un consiglio che vale sempre perché per i bambini stare con mamma e papà ha un valore enorme. Anche se all’inizio sbufferanno o diranno che non sono capaci, sorridete e teneteli con voi. Potreste creare un piccolo schema delle attività giornaliere, cosi da bilanciare i vari momenti della giornata che includeranno:

1. giocare insieme

2. studiare e seguire le lezioni on line

3.preparare i pasti.

4. sistemare casa.

5. trovare un piccolo progetto da portare avanti insieme, come ad esempio un piccolo orto in cucina, costruire giochi con materiale di recupero, inventare un gioco da tavolo e realizzarlo, lavorare con le foto e con i disegni. Creare un momento di relax dove insieme potete scegliere un’attività libera. Il tempo, per questo punto, dev’essere ben stabilito.Ricordate, i bambini sia piccoli sia più grandi si abituano molto velocemente alle routine. Saranno loro, se saprete coinvolgerli con entusiasmo a seguire le nuove abitudini, sapendo che in esse c’è spazio per tutti.

6. Rifletti. Prendetevi un momento per riflettere sul concetto di tempo, su come lo state spendendo. Trovate gioia nelle attività che svolgete? Trasmettete ai vostri figli quello che vivete? Se sentite che vi manca qualcosa indagate su di voi, sul vostro passato, su quello che vorreste per le vostre vite. L’obbligo a stare in casa non può fermare i nostri desideri.

Portare avanti con costanza e buon umore le giornate, durante questo periodo di lockdown, a volte richiede un grande sforzo più per noi genitori che per i bambini.

Se li osservate, i bambini sono fonte inesauribile di risorse, di capacità di adattarsi e di flessibilità, soprattutto se hanno al loro fianco genitori che li sostengono nel quotidiano.

Genitori che non si abbattono, che cercano sempre il lato positivo delle cose, perché un lato positivo c’è sempre anche se piccolo, anche se quasi impercettibile.

Tempo e attesa

Insegniamo a vivere il tempo dell’attesa.

Stiamo vivendo un tempo in cui possiamo prepararci a ciò che sarà.

Una delle capacità delle mamma è di saper vivere il tempo dell’attesa. Lo si impara quando il bambino è nel grembo: lo si aspetta nove mesi prima di incontrarlo. Generalmente, questo periodo non è accompagnato da un sentimento di sconforto, bensì di preparazione.

Nell’attesa ogni mamma prepara l’arrivo con cura e dedizione. Si prepara a vivere quello che ancora non sa cosa sarà: l’ignoto, che ha desiderato e atteso per tanti mesi.

Ogni mamma sa che, dopo l’attesa, sarà uno dei momenti più belli della sua vita. Ci sarà dolore, paura, credere di non farcela, ma poi ci sarà l’amore, il senso di forza e realizzazione.

Insegniamo ai bambini che il tempo che stiamo vivendo è un momento di attesa, proprio per questo è magico. A volte fa paura, ma non ci troverà impreparati. Il “fuori” non sarà più quello che abbiamo lasciato, perché saremo diversi noi. Avremo imparato molte cose in più. Anche i nostri piccoli, saranno diventati un po’ più adulti, più consapevoli, più capaci.

Vivere il nostro tempo significa strutturare il presente per costruire un futuro nuovo, più ricco, più nostro.

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